Citazioni dai libri

  1. Edmondo De Amicis - L'ultimo amico

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    de amicis edmondo
    By Hartia il 21 Dec. 2021
     
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    Edmondo De Amicis - L'ultimo amico

    Caravaggio Editore, Vasto, 2019
    a cura di Enrico De Luca
    13x20 cm, 62 pp.
    ISBN 978-88-95437-89-7


    L'ultimo amico è un racconto poco noto di Edmondo De Amicis. Concepito negli ultimi anni della sua vita, dopo le dolorose perdite della madre e del figlio ventenne, morto suicida, e in seguito alla separazione dalla moglie, è incentrato sul rapporto fra l'ormai anziano scrittore e Dick, il suo cane. De Amicis descrive il superamento dei suoi stessi pregiudizi mediante la convivenza con un essere che si rivela dotato di elevate capacità intellettive e affettive, al punto da essere considerato l'ultimo vero amico, colui che gli viene in aiuto in un periodo straordinariamente buio e difficile.
    Nella presente edizione annotata, curata da Enrico De Luca, sono state segnalate tutte le varianti fra la prima versione del testo (1900) e quella del 1905 che rappresenta l'ultima volontà dell'autore.

    pp. 22-23
    CITAZIONE
    [...] tu [il proprio cane] sei divenuto per me un oggetto di curiosità e di osservazione continua, uno svago, un pensiero d'ogni momento, che mi conduce, per mille vie diverse, ad altri infiniti pensieri e immaginazioni remotissime da te, le quali riempiono tutti i vani in cui per il passato mi soleva entrare la noia, e stringono ogni giorno più forte i cento legami sottilissimi, ma saldissimi, della nostra amicizia.


    pp. 38-40
    CITAZIONE
    Io dimentico quello che gli ho tolto [al proprio cane] quando penso d'avergli fatto un benefizio dandogli ciò che gli ho dato. [...] Io ti debbo bene l'alimento poiché ti impedisco d'andartelo a cercare per il mondo, come fanno i tuoi fratelli senza padrone. Ti debbo bene delle cure e delle carezze poiché t'ho chiuso in una prigione, e t'ho imposto un orario, una disciplina, un collare, una museruola, e mille soggezioni e riguardi che riducono la tua vita come quella d'un collegiale vigilato e regolato in tutti i suoi atti e in tutti i suoi passi, e fino nei suoi pensieri. Ti debbo bene la visita dal medico e il bagno caldo e l'insaponatura settimanale, poiché ti condanno a respirare il fumo della sigaretta e ti tolgo le corse sfrenate all'aria pura, con le quali non patiresti mai né languori di stomaco, né raffreddori, né indigestioni.

    pp. 49-50
    CITAZIONE
    E quando si rizza [il proprio cane!] e sta su come un fantoccio, postergando la sua dignità di quadrupede, senza avvedersi delle risa che suscita, per arrivare a un pezzo di chicca che gli si tiene alto sopra il capo, non dà l'idea inversa del candidato politico, che prostituisce la sua dignità di bipede, buttandosi a quattro gambe davanti al grande elettore che gli mostra il voto?

    pp. 54-55
    CITAZIONE
    Se sapessi quanto m'affatico il pensiero per misurare la distanza che corre fra di noi, e scoprire la tua risposta natura, e quella dei legami che ci congiungono e delle barriere che ci separano!


    Edited by Hartia. - 27/12/2021, 10:48
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