Citazioni dai libri

Pensieri erranti
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  1. Aldo Leopold - Pensare come una montagna. A Sand County Almanac

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    By Hartia il 15 Nov. 2020
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    Aldo Leopold - Pensare come una montagna. A Sand County Almanac
    A Sand County Almanac (1949)

    Piano B, Prato, 2019
    traduzione di Andrea Roveda
    14,6x20,2 cm, 233 pp.
    ISBN 978-88-93710-43-5


    Aldo Leopold è un pioniere dell'ambientalismo. Da giovane vide una lupa morire tra le sue braccia, e in quel momento comprese che la scomparsa della natura selvaggia avrebbe condotto alla fine del nostro mondo. Per tutta la vita si dedicò alla tutela e alla conservazione dell'ambiente.
    Il suo A Sand County Almanac è al contempo una celebrazione della natura selvaggia e un invito all'uomo moderno a sviluppare un'etica della terra - a «pensare come una montagna» - a contemplare la natura e le sue creature come un organismo dotato di equilibrio, armonia e bellezza, da cui dipende la nostra stessa integrità e salute. Considerato l'erede spirituale del Walden di H. D. Thoreau, viene qui proposto per la prima volta nella sua versione integrale.

    p. 9
    CITAZIONE
    La natura selvaggia è dunque l’oggetto di un trattamento economico classico che, a più o meno lungo termine, minaccia il suo equilibrio introducendo negli abitati fragili persone che ignorano persino l’idea di un comportamento che non sia determinato dalla soddisfazione e dal prelevamento immediato (la logica del trofeo: che si tratti di portare a casa una selvaggina, un fiore o una fotografia).

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    Last Post by Hartia il 15 Nov. 2020
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  2. Enrico Camanni, Mirta Da Pra Pocchiesa - L'ultimo messaggio. Viaggio verso il confine del suicidio attraverso il quotidiano della vita

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    Enrico Camanni, Mirta Da Pra Pocchiesa - L'ultimo messaggio. Viaggio verso il confine del suicidio attraverso il quotidiano della vita

    Edizioni Gruppo Abele, Torino, 1995
    14x21 cm, 118 pp.
    ISBN 88-7670-202-4


    Un problema di tutti, il suicidio. Una scelta privata che richiede innanzitutto discrezione e rispetto, ma le cui cause interpellano la responsabilità collettiva. Questa inchiesta scava nei diversi percorsi che conducono al "gesto finale", all'ultimo messaggio. Ne risaltano la varietà dei terreni psicologici e sociali in cui matura, le sfumature e la complessità di cui è bene tenere conto nel parlarne, scavando oltre gli alibi e le apparenze. Un testo rivolto a un pubblico diffuso che stimola a costruire una rete di sensibilizzazione per educare a capire e a intervenire nel modo giusto, per condividere la prevenzione e, nel caso, non lasciare sole le persone di fronte alla responsabilità della tragedia.

    p. 39 (Intervista a Daniele Segre)
    CITAZIONE
    Io credo che dovrebbe esistere una vera e propria materia, prevista fin dalla scuola elementare: l'educazione all'immagine. La scuola dovrebbe essere una tappa fondamentale per capire come funziona il linguaggio audiovisivo. Solo così potrebbe accrescere la capacità di utilizzare il mezzo televisivo, e in generale le immagini, permettendo di riconoscere le forme della comunicazione. Promuovendo una maggiore autonomia dello spettatore, questi può acquisire maggiori strumenti per accettare o rifiutare certe immagini e certi messaggi impliciti. Credo sia fondamentale formare gli adulti di domani, fornendo loro strumenti critici e di interpretazione, affinché possano reagire in modo non passivo di fronte al bombardamento delle immagini e ai messaggi che queste veicolano.

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    Last Post by Hartia il 9 Nov. 2020
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  3. Leonardo Carrassi - Le nuvole torneranno

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    By Hartia il 3 Nov. 2020
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    Leonardo Carrassi - Le nuvole torneranno

    Lampi di Stampa, Milano, 2008
    14,1x20,5 cm, 165 pp.
    ISBN 978-88-488-0701-2


    Mondondone è una terra a pochi passi dal confine del mondo dove follia, utopia e rivoluzione s’incrociano dando vita all’emancipazione di un popolo succube della propria indolenza. Poche anime riconoscono la tragedia della dittatura e in un pacifico clima di terrore solo i matti e gli anziani raccontano la verità senza timore dell’esilio. In silenzio e nell’apatia il resto del popolo soffre senza saperlo. Solamente i folli, i bambini e gli illuminati comprendono il linguaggio della terra e distinguono la tristezza dalla felicità. Un percorso tra mondi meravigliosi farà luce sulle opportunità della vita e il popolo capirà il significato di “ribellione” grazie ad un semplice cammino verso la consapevolezza. Le nuvole torneranno racconta la tenerezza dei vecchi e dei matti, la dolcezza e la tragedia della rivoluzione, e il ruolo mistico della natura nella ricerca infinita della verità.

    p. 105
    CITAZIONE
    Non esiste nulla d'innaturale o ultraterreno, queste stesse parole sono insulti all'intelligenza e al valore della Natura. Ogni cosa che c'è al mondo "è" perché esiste. Ciò che naturale non è non potrà mai essere. Siamo tutti figli della Terra, uomini e non, vivi e non. Un bambino molto piccolo considera naturale ciò che vede e ricorda, siate bambini, ricominciate da capo e non avrete timore di ciò che è, perché lo vedrete e lo ricorderete come parte della Terra. Un bambino si fida dei propri occhi perché ha appena imparato a usarli. Gli occhi di noi uomini sono corrotti dalla nostra presunzione di sapere.


    Edited by Hartia. - 30/11/2020, 01:41
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  4. Sara Gamberini - Maestoso è l'abbandono

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    By Hartia il 1 Nov. 2020
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    Sara Gamberini - Maestoso è l'abbandono

    Hacca, Matelica, 2018
    14,6x21,1 cm, 203 pp.
    ISBN 978-88-98983-32-2


    «Ci sono gli amori che hanno a che fare con i percorsi, quelli che hanno a che fare con la solitudine e poi ci sono quelli che non servono a niente, gli amori altissimi.». Prendere le distanze dal mondo, e sentirsene sempre più parte. Questa è la storia di una donna, e del suo pensiero magico, che giorno dopo giorno le si attacca addosso. È la storia di quello che si nasconde tra le pieghe del reale ed è invisibile. La incontriamo, dopo troppi campari, davanti a una porta chiusa, alle prese con un addio maldestro e poetico: la decisione di abbandonare, dopo anni - secoli? - di sensi di colpa e compassione, di fallimenti e rimpianti, un uomo al quale non crede più. «Mi capita di aspettarlo ancora, azzero per un momento la vastità dei fenomeni incomprensibili ed entro di nuovo lì, dove si poteva credere a tutto e io venivo fermata, risarcita, protetta.» Alla psicoanalisi si sostituisce l'incanto, e poi alcuni incantesimi, piccoli riti magici, scintille astrali, tutto ciò che non ha ancora un nome, fa un po' di luce, non è divino, ed è per questo indicibile. E infine, al pari di un'iniziazione, l'amore incondizionato per un uomo assurdo, poetico, scostante, la cui ritrosia somiglia a una cura.

    pp. 12-13
    CITAZIONE
    Provo a non pensare. I desideri accadono lentamente e hanno molti intermediari, a meno che non ci protegga una luna nuova o non ci si affidi a uno psicanalista profeta; io ho pazienza e so aspettare. Mi capita di aspettarlo ancora, azzero per un momento la vastità dei fenomeni incomprensibili ed entro di nuovo lì dove si poteva credere a tutto e io venivo fermata, risarcita, protetta.

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    Last Post by Hartia il 1 Nov. 2020
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  5. Vittorio Imbriani - Dio ne scampi dagli Orsenigo

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    By Hartia il 30 Oct. 2020
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    Vittorio Imbriani - Dio ne scampi dagli Orsenigo

    a cura di Siriana Sgavicchia,
    Ravenna, Allori, 2004, 15,2x21,1 cm, 240 pp.,
    ISBN 978-88-90090-61-5


    Definito da Gianfranco Contini il "Gadda della nuova Italia", Vittorio Imbriani è uno dei talenti più eccentrici e bizzarri del secondo Ottocento italiano. Nel romanzo Dio ne scampi dagli Orsenigo, con estro comico e gusto del paradosso, racconta un caso di adulterio che sembra estratto dalle pagine di cronaca rosa dell'epoca, ma che si presta anche a diventare occasione di una sperimentazione linguistica nella direzione dell'espressionismo letterario. Recuperando, per affinità o in funzione antagonistica, modelli del romanticismo e del realismo naturalistico (Le affinità elettive di Goethe, Mme Bovary di Flaubert, L'affaire Clémanceau di Dumas fils), testi della trattatistica ottocentesca francese sull'amore (De l'amour di Stendhal, Phisyologie du mariage di Balzac, L'amour di Michelet) e un vasto repertorio di citazioni e rinvii alla tradizione poetica, novellistica e teatrale più antica (da Dante al petrarchismo; da Boccaccio ad Ariosto, fino a Goldoni e ad Alfieri), lo scrittore napoletano mette in scena il testo-laboratorio di una nuova scrittura che scompagina dalla sua radice la struttura tradizionale del romanzo.
    Pubblicato nel 1876 a Napoli in un'edizione di soli cento esemplari, e poi riveduto per la stampa di Sommaruga nel 1883, Dio ne scampi dagli Orsenigo fu sottoposto a una revisione che, pur non investendo l'articolazione dell'intreccio, risulta significativa per gli interventi relativi al lessico e alla sintassi e dunque interessante per un'analisi dello stile plurilinguistico e pluridiscorsivo di Imbriani.
    Il testo che viene qui pubblicato è quello dell'edizione definitiva ed è accompagnato da un'annotazione che, segnalando le correzioni e le varianti rilevanti introdotte nel passaggio dall'una all'altra redazione, illustra il proce...

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    Last Post by Hartia il 30 Oct. 2020
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  6. Paolo Crepet - Solitudini. Memorie di assenze

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    By Hartia il 27 Oct. 2020
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    Paolo Crepet - Solitudini. Memorie di assenze

    Feltrinelli, Milano, 1997
    14,2x22,2 cm, 94 pp.
    ISBN 88-07-17022-1


    Solitudini: una donna che ha avuto molti uomini, ma che nessuno ha veramente amato; un adolescente vittima di una famiglia inesistente che riesce a comunicare solo su Internet; una ragazza anoressica che chiede a sua madre di accorgersene; una madre che perde una figlia per malattia e il marito per disperazione.
    Storie di amore e dolore, violenza e sogni, presenze asfissianti e assenze impreviste. Storie che, al di là dei nodi biografici, hanno qualcosa da comunicare a ognuno di noi. Non pretendono di insegnare: la sofferenza che contengono ci aiuta a rintracciare il senso della nostra esistenza senza cercare vanamente di eclissarne la pena, a rinunciare alla compassione, dietro la quale troppo spesso di ci nasconde per sfuggire alle responsabilità.

    p. 17
    CITAZIONE
    Io invece, ero rimasta. È vero che tra me e le mie sorelle vi è una certa differenza d'età, eppure non riuscivo a liberarmi di quell'ingombro come avevano fatto loro, senza rimpianti, senza sensi di colpa. Rimanevo, tenace o risolta, ma sempre con odio; un odio che mi illudevo rivolto solo verso di lui, verso l'altro, ma che invece silenziosamente mi s'infossava dentro, troppo dentro. Rimanevo attaccata a quella radice avvelenata come se lo smarrimento mi tramortisse. Poi, quasi i miei sensi si svegliassero d'un tratto, mi vendicavo: non so bene di che cosa, visto che era la mia debolezza a farmi restare. Questa coazione era malata, lo sapevo fin troppo bene. Era un legame morboso e perverso che mi costringeva a esagerare proprio come mio padre aveva saputo fare con la sua molestia.

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    Last Post by Hartia il 27 Oct. 2020
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  7. Eric Berne - "Ciao!"... e poi?

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    By Hartia il 24 Oct. 2020
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    Eric Berne - "Ciao!"... e poi?
    What Do You Say After You Say Hello (Grove Press, 1972)

    Bompiani, Milano, 2018
    traduzione di Roberto Spinola e Laura Bruno
    13x19,4 cm, 350 pp.
    ISBN 978-88-452-9547-8


    Il titolo sembra un indovinello, un gioco, uno dei tanti proposti in questo libro. Eric Berne, nella parte del terapeuta, attraverso i giochi che noi tutti conosciamo ci insegna a liberarci da ciò che limita la nostra piena espressività, utilizzando l'analisi transazionale da lui ideata che suddivide l'io nei tre stati di Genitore, Adulto, Bambino e con un insieme di transazioni esplicative dei rapporti tra due o più persone. Berne inserisce le regole dei giochi in un sistema più ampio che comprende l'intero arco dell'esistenza dell'individuo: dal ''gioco'', resoconto di un ''motto di spirito'', al ''copione'', modello ereditato dai genitori nella prima infanzia sotto forma di ordini e insegnamenti. Il gioco, se costrittivo, impedisce di giocare e il copione, inteso come modello del destino umano, se negativo impedisce di vivere; ma sia dal gioco, sia dal copione, ci si può liberare e grazie all'analisi transazionale ogni individuo può opporre alla programmazione parentale un piano di vita autonomo.

    pp. 29-30
    CITAZIONE
    L'unità del rapporto sociale è una transazione costituita da uno stimolo solo e da una sola risposta verbale o no. La si definisce transazione perché ognuna delle due parti in causa ne ricava qualcosa che è poi la ragione per cui vi si impegna.

    p. 39
    CITAZIONE
    Il destino di ogni essere umano viene deciso da quanto succede dentro la sua testa, dopo che si è confrontato con quanto avviene fuori di essa.

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    Last Post by Hartia il 24 Oct. 2020
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